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Persistenza di membrana pupillare

Nei neonati è una caratteristica più frequente di quanto si possa pensare, soprattutto negli occhi con iride scura (parte colorata dell’ occhio marrone).
Può manifestarsi in forma lieve, con pochi tralci filamentosi non pigmentati davanti la pupilla, che non disturbano affatto la vista e non rappresentano un reperto clinicamente significativo, o in forma più severa, con molti tralci pigmentati o addirittura con una membrana più spessa che ricopre l’ intero campo pupillare.
La persistenza di membrana iperplastica pupillare di solito è sporadica, si verifica a seguito di un’alterazione dello sviluppo pupillare durante la vita embrionale.
A volte è stata dimostrata l’ esistenza di un’ereditarietà autosomico dominante (cioè basta un solo genitore affetto per trasmetterla ai figli col 50% delle probabilità).
Può manifestarsi da sola o in associazione ad altri segni e sintomi in forme sindromiche (possono essere contemporaneamente presenti cataratta, microcornea, megalocornea, strabismo e nistagmo).
Nei casi lievi non occorre nessun trattamento.
Nelle forme più severe potrebbe portare al cosiddetto occhio pigro. Viene infatti penalizzato l’ occhio in cui si trova, perché viene privato nel suo sviluppo della possibilità di una visione ottimale, libera da intralci.
Solo in questi casi è necessario valutare una terapia medica e chirurgica ( colliri per dilatare la pupilla ed eventuale rimozione chirurgica della membrana stessa).

persistenza membrana.jpg



Scritto domenica 12 Febbraio 2017, modificato giovedì 16 Febbraio 2017